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Lui & Lei

Ripetizioni di Diritto


di Writer722
20.11.2024    |    6.384    |    1 9.6
"Cercavo di scorgerla senza farmi notare ma poco dopo me la ritrovai di fianco che ordinava da bere, era un po’ alticcia, le gote rosse, mi sorrise con..."
Ci sono dei lavori che non avrei potuto mai fare, ognuno per una ragione diversa, una di queste è quella dell’insegnante, una professione nobilissima, di importanza fondamentale ma che deve essere svolta da persone con la vocazione.
Più volte mi hanno proposto di fare il docente nei corsi di formazione professionale, in scuole di specializzazione o di fare ripetizioni private, mi sono sempre rifiutato nonostante i lauti compensi che avrei ricevuto in alcune circostanze.
Una volta sola ho accettato ma solo per fare un favore a mia cugina.
La figlia di una sua cara amica aveva necessità di ripetizioni in materie giuridiche, accettai perché sapevo che dovevo farlo e anche senza compenso, come sempre.
La ragazza si chiamava Federica, aveva finito da poco l’ Università in una facoltà umanistica e doveva preparare un concorso pubblico che prevedeva la conoscenza di alcuni istituti giuridici.
La prima volta che Federica venne a casa mia ero in ritardo per la lezione, per fortuna a casa c’era mia moglie, arrivato, sentivo che parlavano in cucina, chiesi scusa mentre mi avviavo velocemente in bagno per darmi una rapida rinfrescata; tornato in cucina mia moglie e la ragazza erano sedute a parlare, chiesi nuovamente scusa invitando Federica a seguirmi in sala dove avremmo fatto lezione tranquillamente pur stando sotto l’occhio vigile e geloso di mia moglie.
Federica era una bella ragazza di circa 25 anni che una qualche forma di gelosia la poteva creare, specie ad una donna come mia moglie. Ho sempre pensato che la sua eccessiva gelosia abbia aumentato la mia voglia di trasgredire, non che la colpa sia sua, sono sempre stato un monello, ma avere una moglie soffocante non aiuta.
Tornando a Federica, era una ragazza dal fisico esile, circa 165 cm, indossava delle scarpe da tennis bianche, dei jeans attillati che risaltavano le sue gambe e il suo sedere, un seno di una prima o seconda misura, capelli castano e lisci di media lunghezza, carnagione chiara, tutto sommato una ragazza acqua e sapone.
La prima lezione era andata meglio di quello che pensavo, lei era molto attenta oltre che una ragazza sveglia, aveva degli occhi marroni molto belli ed una espressione rassicurante.
Le lezioni successive si svolsero pressoché in maniera simile, iniziava a piacermi stare in sua compagnia, notavo che anche mia moglie era meno gelosa e faceva notare di meno la sua presenza.
Federica utilizzava quasi sempre lo stesso outfit, jeans attillati e scarpe da tennis, magliette e poco trucco, solo una volta si era presentata con una gonna lunga.
Cominciavo sempre più a pensare a lei, mi piaceva come mi guardava, sembrava fissarmi, era molto femminile nei movimenti ed aveva una voce molto dolce, mi sarebbe piaciuto tentare un approccio soft ma avevo timore della sua reazione e poi, con la presenza di mia moglie a casa, dovevo desistere.
Un sabato sera siamo andati in pizzeria con degli amici, dopo cena abbiamo fatto una passeggiata in centro, noi uomini ci siamo fermati in un bar per un digestivo mentre le mogli proseguivano indisturbate la loro passeggiata, nella sala dietro il bancone c’era una festa di laurea con una decina di ragazzi e ragazze che si divertivano e tra queste scorsi Federica, era ben truccata, diversa dalla ragazza acqua e sapone che avevo conosciuta, indossava una minigonna con degli stivali neri, l’abbigliamento esaltava il suo corpo.
Cercavo di scorgerla senza farmi notare ma poco dopo me la ritrovai di fianco che ordinava da bere, era un po’ alticcia, le gote rosse, mi sorrise con discrezione senza farsi notare dai miei amici.
Caspita! Avevo visto una Federica totalmente diversa, ci avevo visto giusto nell’intuire le sue potenzialità.
Nel letto quella sera il mio pensiero era rivolto a lei, al suo abbigliamento, alla sua femminilità e soprattutto alla sua discrezione, avevo l’uccello duro e il tocco di mia moglie ci aveva condotto subito a scopare, mentre mia moglie si dimenava sopra di me, con gli occhi chiusi immaginavo Federica, il suo corpo esile sopra al mio che si muoveva sinuosamente, il mio amplesso accentuato dal suo forte desiderio non si era prolungato molto.
Avevo voglia rivederla presto, ero curiosa di come sarebbe stata la prossima lezione, come sarebbe venuta vestita, come si sarebbe comportata.
La lezione successiva fu identica alle precedenti, alla fine era meglio così, avevo evitato gelosie di mia moglie, mi ero concentrato sulla lezione e fatto meno castelli in aria. Poco prima che la lezione finisse mia moglie si era congedata per la sua lezione di yoga, poco dopo ho congedato Federica dandole appuntamento per la settimana prossima, mi chiese se non mi avesse creato problemi con mia moglie andare da Lei per la prossima lezione perché non avrebbe avuto la macchina, accettai.
Inizialmente la sua proposta mi sembrava una scusa ma credo che la mia immaginazione avesse camminato oltre; d’altronde non avevo nemmeno il suo cellulare, il suo numero lo aveva memorizzato mia moglie e io non avevo avuto modo di chiederglielo, se Federica avesse avuto interesse verso di me lo avrebbe sicuramente chiesto.
Il giorno della lezione decisi di vestirmi in maniera più sportiva, volevo apparire più giovanile dei miei 45 anni, indossavo scarpe da tennis, jeans consumati, una felpa con cappuccio e barba di due giorni.
Citofono e salgo, mi accoglie alla porta sorridente, indossava una felpa grigia con cappuccio di due taglie più grandi, come usano i ragazzi oggi, dei leggins grigi che risaltavano le sue gambe esili e il suo sedere sodo, era scalza, mi fece accomodare in salone dicendomi che saremmo stati più comodi.
Prima di iniziare si diresse in cucina per fare il caffè, osservandola mi faceva venire voglia di saltarle addosso.
Preso il caffè mi invitò a fumare sul balcone “non sapevo del tuo vizio” le dissi, mi rispose, guardandomi negli occhi, che non era l’unico.
Dovevo mantenere un contegno, almeno esternamente, visto che in mezzo alle gambe qualcosa si muoveva.
Finito di fumare finalmente potevamo iniziare la lezione, almeno così pensavo, mentre rientravamo si era sfilata la felpa e poi i leggins, si è voltata verso di me mostrandomi il suo corpo, delle gambe sottili ma toniche, una vulva completamente rasata , ventre piatto e un seno piccolo con dei piccoli capezzoli scuri, avevo intravisto, prima che si voltasse verso di me il suo sedere tonico, senza imperfezioni, dopo un momento di sorpresa mi sono avvicinato, le ho preso il volto tra le mie mani e l’ho baciata con passione godendo del contatto della sua lingua e della morbidezza delle labbra. Le sue mani cercavano il mio membro dentro i pantaloni. Mi sono ritrovato in poco tempo nudo con l’uccello in tiro, dapprima accarezzato dalle sue mani e subito dopo avvolto nella sua bocca, mi guardava mentre lo succhiava, aveva uno sguardo avido, lo assaporava con piacere tutto nella sua bocca fino quasi a rimanere senza fiato, la sua testa seguiva il ritmo imposto dalle mie mani.
Si è poi appoggiata con le braccia sul tavolo piegandosi in avanti e dandomi la visione della sua glabra intimità, volevo farla godere con la bocca ma il mio uccello non ha resistito ed è penetrato lentamente godendosi le pareti strette della sua incantevole fica, il mio era un movimento lento, mi godevo il mio uccello muoversi nelle sue grazie, il piacere era intenso, spingevo fino a sbattere le palle nel suo sedere sodo, riuscivo lentamente per poi ricominciare, l’asta era umida dei suoi umori, prima di cedere al piacere mi sono staccato da lei, inginocchiato e con la lingua ho cominciato a stimolarle alternativamente la vulva e il buchetto, visto che sembrava apprezzare ho lentamente appoggiato il glande vicino al suo buchetto e iniziato a spengere lentamente, inizialmente si lamentava ed era ancora rigida per poi rilassarsi e godersi la mia asta, dovevo muovermi sempre lentamente per non venire, mi piaceva sentire i suoi gemiti di piacere e osservare il suo volto godurioso, ogni volta che si voltava con lo sguardo mi implorava di continuare, mi aggrappavo ai suoi fianchi stretti, giocherellando di tanto in tanto con i suoi capezzoli, quando ho percepito l’arrivo del suo orgasmo le ho stimolato il clitoride e l’ho penetrata con due dita fino a sentire i suoi umori invadere la mia mano.
Ci siamo accomodati sul divano, io seduto, l’ho adagiata sopra di me, ci siamo di nuovo uniti, mi eccitava vedere quel corpo esile che si dimenava sopra di me, avvolgendomi con le braccia il collo e baciandomi vigorosamente con la lingua, poi ha cominciato a muovere ritmicamente solo il bacino facendo scivolare solo la parte superiore dell’asta, sentivo il piacere che arrivava, ansimavo sempre più intensamente, si è scostata e ha cominciato a masturbarmi sempre più forte, con ritmo, fino a farmi esplodere sopra il suo petto e assaporando il mio piacere guardandomi negli occhi.
Ci siamo ricomposti, dopo esserci rinfrescati, mi ha salutato in maniera quasi fredda.
Le ripetizioni sono continuate per alcuni mesi a casa mia come se nulla fosse.
Il suo concorso, per fortuna, è andato bene.

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